La Campagna

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Guarda su youtube il video di PRESENTAZIONE DELLA CAMPAGNA CULTURA è LIBERTA’

Il progetto “Cultura è libertà –una campagna per la Palestina” nasce ad opera di un gruppo di italiane\i e palestinesi, residenti in Italia, preoccupati dall’oscuramento della questione Palestina e dal rischio di perdita di un grande patrimonio culturale, importante in sé e spina dorsale nella lotta al diritto di avere diritti.

Da qui la necessità di una campagna, per la promozione e diffusione delle culture presenti in Palestina, per il rafforzamento dei legami con questa terra, che diventi per l’Europa occasione di conoscenza e approfondimento. Obiettivo la valorizzazione della creatività e resistenza della cultura palestinese contro una politica colonizzatrice che tende ad annichilirla.

Progetti e iniziative della campagna mirano ad avere come protagonisti sia i palestinesi residenti in Italia, che palestinesi residenti in Palestina, e mirano a coinvolgere in particolare scuole e università.

LE RAGIONI DELLA CAMPAGNA

Come sostenere efficacemente la marcia palestinese verso i diritti della sua popolazione, verso indipendenza e libertà, cammino che appare sempre più difficile?  Le campagne recenti di denuncia delle violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani da parte di Israele, sono essenziali per portare alla ribalta le complicità istituzionali e imprenditoriali nell’occupazione e l’impunità di Israele, ma  è sempre più presente il pericolo che si affermi l’oscuramento della Palestina e  la questione  palestinese si affievolisca progressivamente nella percezione dei suoi diritti violati. In questo senso agiscono pesantemente la violenza dell’occupazione, le divisioni politiche, il degrado economico, la frammentazione sociale; e, non ultimo, l’oblio internazionale. L’attenzione è oggi prevalentemente rivolta alla forte instabilità dell’area mediterranea, con guerre in atto o minacciate, ai difficili e drammatici processi delle “rivoluzioni arabe”, che pure potenzialmente avrebbero potuto rappresentare un nuovo sostegno popolare alla causa palestinese.

La popolazione araba più colta e aperta  al mondo, rischia di perdere queste sue caratteristiche, fino a non riuscire più a trasmettere alle nuove generazioni, immerse nella violenza e nell’umiliazione, o  disperse in vari paesi- troppo spesso ancora in campi profughi- il suo grande patrimonio culturale, spina dorsale della lotta per il diritto ad avere dei diritti, per il diritto alla dignità e alla libertà.

Per questo proponiamo una campagna per la promozione e diffusione della cultura e delle culture radicate in Palestina.  La campagna non vuole essere immediatamente politica, quindi non saranno coinvolti dirigenti politici; è però fortemente politica l’intenzione di portare alla ribalta e fare valere la ricchezza con cui il popolo palestinese ha saputo e sa produrre suoi ben identificabili apporti all’intreccio mondiale delle culture, resistendo anche per questa via ad una lunghissima occupazione ed all’espropriazione delle proprie terre. Lo sfondo è quello del diritto internazionale e del necessario, e non applicato, rispetto di tante risoluzioni delle Nazioni Unite dalla 194, alla 242, alla 338….ed alla stessa 181, respinta allora dagli Stati arabi ma mai applicata correttamente dallo Stato di Israele.

La campagna sulla cultura, nei paesi europei, vuole essere anche una occasione di apprendimento e conoscenza che metta al centro della attenzione pubblica (attraverso scuole, università, cinema, posti di lavoro, locali pubblici):

–        Il desiderio di vivere e la creatività palestinesi, contro la politica coloniale di distruzione della cultura e della coesione sociale e politica del popolo palestinese.

–        La forza della cultura palestinese e la sua resistenza al “politicidio” e al “sociocidio”

–        Una corretta immagine della Palestina e del suo popolo, servendosi di storia e attualità, contro la disinformazione e/o la manipolazione dei media.

IL PROGETTO

Obiettivo generale: presentare il popolo palestinese non solo come vittima, ma come protagonista della propria storia e di parte della storia dell’umanità, attraverso la sua cultura plurale, storica e attuale, la sua storia, musica, letteratura, poesia, il suo teatro, il suo cinema,… smantellando la ricostruzione fatta dal colonialismo europeo e gli stereotipi costruiti dai media.

Obiettivi:

– promuovere e sostenere nelle sue varie forme e ambiti la cultura palestinese dalle manifestazioni più antiche a quelle contemporanee, in Italia e altri paesi europei;

– far conoscere ad un pubblico molto ampio e diversificato una produzione culturale  ricorrendo a competenze palestinesi (nella diaspora, nei territori occupati, in Israele…) plurale e includente modalità e punti di vista diversi;

–  coinvolgere nella attenzione alla Palestina personalità del mondo della cultura in Italia e altri paesi del mondo;

–  stabilire rapporti permanenti con scuole e università;

– costruire contatti e diffondere iniziative che possano essere a disposizione di tutti coloro che siano interessati, fino a creare un punto/luogo di riferimento permanente;

Contenuti

Non si tratta di realizzare un “festival” ma un’azione di più lungo respiro ed aperta a contributi diversi anche nel suo percorso. Si propone di costruire un “pacchetto” minimo di iniziative a cui le diverse città e paesi possano aggiungere loro contributi, a seconda delle volontà e disponibilità. Al momento i temi e le attività individuate sono:

– Cinema : films e documentari

-Teatro

– Musica e canto  – danza contemporanea e musica giovanile rap e hip hop,  di denuncia, ma anche di alta qualità, che può attirare i giovani; cantanti tradizionali;

– Sport

– Mostra di pittura  –   Arte calligrafica

– Mostra fotografica di arte monumentale (moschee, chiese, palazzi storici dove sono presenti tutte le arti, pittura, affreschi, mosaici, ceramica, legno, scultura, rilievi, ecc.)

– Mostra fotografica basata su ricerca storica, confrontando ieri e oggi

– Archeologia / Restauro

– Scienza; formazione scolastica

– Ruolo delle donne nella trasmissione culturale;

– Fiera Editoria palestinese ; pubblicazioni di case editrici italiane ed europee su cultura palestinese e presentazioni in librerie

– Temi da sviluppare nel corso del progetto: la questione dell’identità; la storia, la memoria; pratiche di resistenza non violenta e il cambiamento delle culture………..

 Chi promuove, chi aderisce, chi contribuisce

– Un gruppo di singole/i donne e uomini, attive/i sul tema della Palestina e/o particolarmente interessate/i alle ragioni e temi della campagna.

– Tutte le iniziative verranno costruite in relazione con corrispondenti palestinesi

– Richiesta di adesioni a donne e uomini di cultura di diversi paesi che possano contribuire come ritengono opportuno (“consiglio scientifico”)

– Verrà successivamente richiesta l’ adesione e il sostegno eventuale ad associazioni e organizzazioni

Percorso

– Si costituisce un “comitato permanente per la promozione della cultura palestinese  in Italia.”

– Dopo la definizione di un “pacchetto”di contenuti, ricerca di adesioni e sostegno di personalità del mondo della cultura

–  Individuazione e attivazione contatti nelle Università

–  Individuazione altri luoghi da coinvolgere (librerie, teatri, cinema, scuole..)

– Avvio definizione preventivo e ricerca fondi (UE, Fondazioni culturali, …)

 

CULTURE IS FREEDOM – A campaign for Palestine

Why this campaign?

How do we create effective support for the march of the Palestinian people towards winning their independence, achieving justice, their rights and their freedom. This question has become an increasingly difficult one.

For while the campaigns against Israeli violations of the international law and human rights are essential, to expose corporate and political complicity in the occupation and in the Israel impunity,  at the same time there is a danger that Palestine and its people are  obscured and that the Palestinian issue becomes weaker and weaker.

The violent occupation, political divisions, economic degradation, social fragmentation, and last but not least, the international amnesia, all contribute to this danger. Nowadays international attention is concentrated on the instability of the whole Mediterranean and Middle-east area, the threats of wars and the war itself. It is also focused on the difficult and dramatic process of arab revolutions, which nevertheless, represent potentially a new source of popular support to the palestinian cause.

The result is a loss of awareness of of the distinctive characteristics of the Arab people, inspite of being one of the most cultivated and open to the world. They are no longer able to transmit  their enormous cultural heritage, the backbone of their struggle for dignity and rights, to the new generations who have grown up facing violence and humiliation, or who are dispersed in different countries – all too often in refugees camps.

For these reasons we are proposing a campaign aimed at the promotion and diffusion  of the culture/s  rooted in Palestine. This campaign does not intend to be directly a “political “campaign”. No political leaders will be involved, for instance. Yet it is strongly political in its aim, to show and to strengthen the richness with which the Palestinian people have been and are still able to contribute to the world’s linkage of cultures. This capacity has also been the means by which they have resisted a long occupation and experience of dispossession. The general framework of the campaign is  international law and the need for the respect, not applied, of the UN resolutions, in particular  194,  242, 338.

This campaign around culture, within European countries, intends also to be a chance for learning and understanding. It aims through schools, universities, cinemas, working places, public spaces, to bring to the centre of public attention the following concepts:

1. The Palestinian creativity and desire to live versus  colonial  policies, implemented by Israel,

that are destroying  the culture and social/political cohesion of the Palestinian people.

2. The strength of the Palestinian culture, as the basis of resistence to “politicide and sociocide

3. A different image of Palestine and its people, using history and actuality to counter media disinformation and/or manipulation

 

THE PROJECT

 General objective

To present Palestinian people not only as victims, but as the main actors of their own history and  as part of the history of humanity. And to do so through their plural culture, historically and today: their music, literature, poetry, theatre, cinema. In this way, the project intends to deconstruct the construction built by european colonialism and reinforced through media stereothipes.

Specifc objectives

–        To promote and support in Italy and other European countries, the different forms and fields of Palestinian culture, from its oldest to its contemporary expressions.

–        To spread to a broad and diversified public,   forms of cultural production, involving different forms and points of view and involving firstly Palestinian skills and experiences. 

–        To draw attention in Italy and other European countries to Palestine personalities from the cultural world. 

–        To establish permenent relationships with schools and Universities

–        To build up several contacts and spread “products” that could be used by all the people and groups concerned.

 Contents

 We don’t want to organise a single “festival”,  but rather a long lasting process, open to different contributions on its way. We propose to build a minimum “package” of activities to which different cities and countries can add their contributions, according to whtat they wish and what they can do. Currently we have identified the following activities:

–        Cinema  films and  documentaries

–        Theater

–        Music and songs

–        Painting exibition  –   Calligraphy Art  

–        Photographies Exibition of monumental art (mosques, churches, historical building where are all the arts, painting, frescos, mosaics, ceramics, wood, sculpture, …)

–        Literature, poetry

–        Photography exibitions

–        Archeology 

–        Restoration 

–        Women role in the cultural transmission; cultural traditions and fashion 

–        A Palestinian publishing fair; european published books on palestine culture and presentations in bookshops

–        Lectures: The question of identity ; history,  memory ; practices of non-violent resistence and cultural change;

 Constituences for promotion and involvement.

–        A group of individuals, women and men, active on palestinian issue and/or particularly concerned by the reasons and issues of the campaign

–        All the activities will be developed in relation with palestinian correspondents

–        To request support from women and men in the cultural worlds of different countries to contribute in whatever way they can.

–        Finally to ask associations and organisations to give their support, adhesion

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 Association

On the 26th of october 2013 has been formally formed the association “Cultura è Libertà, a campaign for Palestine” and elected President Alessandra Mecozzi, vicepresident Sancia Gaetani, treasurer Paola Rizet

Starting the campaign….

On the 10th and 11th of january 2014 the association presented the Campaign in Rome, with prof. Salim Tamari, Bir Zeit Univerisity, Institute for Palestinian Studies; Wasim Dahmash, Cagliari University; Luciana Castellina, writer, journalist, former MEP; Elisabetta Donini, Turin University and Women in black; Isabella Camera D’Afflitto, La Sapienza University Rome.

Programmes

In March-April the first programme of the Campaign will take place in Turin “Palestinian Tales”in cooperation with the Turin University and Betlehem University. Partners: Sakakini cultural Center, Ramallah; Nena News; Jerusalem Quarterly; and others (conferences, movies, concerts, theater performances…).Other programmes: Naples: Napoli chiama Palestina; Palermo: Screening Palestine

Next:

Arab Calligraphy exibition: The shapes of freedom (Giulia Giorgi); Photographs Exibition: Closed Landscapes (Bruna Orlandi); Presentation of new palestinian books; Assemblies with Malaka Shwaikh, student/writer from Gaza

2 thoughts on “La Campagna

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